La produzione dell’olio Totaro segue diversi passaggi, tutti dettati dalle tradizioni tramandate per generazioni. Allo stesso tempo è contrapposta la parte innovativa, ovvero utilizzare macchinari di ultima generazione così da ottimizzare ogni singola fase del processo, per mantenere intatte le proprietà delle olive e dell’olio, ed esaltarne le qualità benefiche.
Pronto a scoprire come produciamo il nostro olio? Cominciamo!
Tutto ha inizio nelle immense distese di ulivi secolari situati nelle terre Garganiche. Qui avviene la prima fase di raccolta delle olive nel periodo tra ottobre e dicembre: un lavoro tramandato di generazione in generazione che viene mandato avanti con passione e dedizione dal 1954, affinché ogni oliva possa contribuire a produrre un olio di qualità superiore.
Una volta raccolte, le olive vengono portate subito nel nostro frantoio per essere separate dalle foglie e lavate accuratamente. Successivamente, grazie ad un’azione compressoria, ogni oliva viene schiacciata provocando la rottura delle pareti e delle membrane che compongono il frutto, permettendo quindi di ottenere un estratto grezzo, definito anche pasta di olio.
Dopo la frangitura si ha la fase di gramolatura, una fase che avviene nelle gramole grazie alla quale è possibile separare le particelle di olio da quelle dell’acqua. Successivamente le olive vengono spremute a freddo con macchinari di ultima generazione che permettono di produrre un olio di qualità mantenendo intatte tutte le proprietà organolettiche delle olive, per un sapore autentico e genuino.
La fase finale del processo oleario consiste nell’imbottigliamento. L’olio appena spremuto viene travasato in bottiglie di vetro o in latte in banda stagnata che permettono una conservazione ottimale del prodotto, garantendo un’eccellente qualità al consumatore.
Appena spremuto, l’olio extravergine d’oliva ha ancora un gusto molto forte e amarognolo.
A partire dal terzo mese dalla sua produzione l’olio nuovo 2021 sprigiona il suo sapore inconfondibile e il suo aroma unico.
Per gli intenditori o per chi preferisce sentire il profumo dell’olio appena franto, il periodo migliore per l’acquisto coincide con quello della prima spremitura, tra fine ottobre e dicembre.
Per chi preferisce un olio più dolce, è consigliabile l’acquisto poco dopo: tra dicembre e gennaio.
Acquistando l’olio extravergine direttamente in frantoio si avrà la sicurezza di comprare un olio ottenuto da olive nostrane, 100% italiane e di acquistare un prodotto di qualità superiore.
L’olio extravergine confezionato in frantoio viene conservato in modo tale che l’aroma e il profumo rimangano racchiusi nel contenitore. Inoltre, tutte le proprietà organolettiche vengono preservate a lungo.
La produzione dell’olio Totaro segue diversi passaggi, tutti dettati dalle tradizioni tramandate per generazioni.
Allo stesso tempo è contrapposta la parte innovativa, ovvero utilizzare macchinari di ultima generazione così da ottimizzare ogni singola fase del processo, per mantenere intatte le proprietà delle olive e dell’olio, ed esaltarne le qualità.
Pronto a scoprire come produciamo il nostro olio? Cominciamo!
Tutto ha inizio nelle immense distese di ulivi secolari situati nelle terre Garganiche.
Qui avviene la prima fase di raccolta delle olive nel periodo tra ottobre e dicembre: un lavoro tramandato di generazione in generazione che viene mandato avanti con passione e dedizione dal 1954, affinché ogni oliva possa contribuire a produrre un olio di qualità superiore.
Una volta raccolte, le olive vengono portate subito nel nostro frantoio per essere separate dalle foglie e lavate accuratamente.
Successivamente, grazie ad un’azione compressoria, ogni oliva viene schiacciata provocando la rottura delle pareti e delle membrane che compongono il frutto, permettendo quindi di ottenere un estratto grezzo, definito anche pasta di olio.
Dopo la frangitura si ha la fase di gramolatura, in cui avviene un rimescolamento della pasta di olive che ci permette di rompere le emulsioni acqua-olio e avvicinare le gocce di olio mosto in gocce sempre più grandi che saranno più facili da unire nel successivo metodo di estrazione.
A seguire il composto viene inserito nel separatore, chiamato decanter. Qui si sfrutta la forza centrifuga che separa le due parti della pasta di olive che hanno diversa densità: la parte liquida, costituita da acqua e olio, e quella solida, ovvero i residui solidi della spremitura delle olive (buccia, polpa e noccioli).
La parte liquida estratta passa poi per la centrifugazione, dove si ottiene l’olio finale per l’imbottigliamento.
La fase finale della produzione dell’olio consiste nell’imbottigliamento.
L’olio appena spremuto viene travasato in bottiglie di vetro o in latte in banda stagnata che permettono una conservazione ottimale del prodotto, garantendo un’eccellente qualità al consumatore!